PSV EINDHOVEN-INTER § Mercoledì 12 dicembre 2007
Quinta vittoria consecutiva in Uefa Champions League, diciasettesimo risultato utile tra campionato ed Europa: l'Inter non si ferma neppure quando (come dicevano tutti alla vigilia... ) avrebbe dovuto solo timbrare il cartellino della presenza. Invece, e Roberto Mancini lo aveva sottolineato, questa squadra ha una sola mentalità, un solo obiettivo nella sua testa: il successo. Gli ultimi tre punti nel girone trionfale di qualificazione agli ottavi li firma Julio Ricardo Cruz, al decimo sigillo stagionale. Prima gara da titolare in Champions per Francesco Bolzoni, esordio assoluto per Gabriele Puccio. Ci sono solo belle cose da ricordare.
Già qualificata da prima del gruppo, l'Inter scende in campo con una formazione studiata su misura da Mancini per distribuire al meglio le forze disponibili, ma rispettando il palco europeo. Infatti, tra i giovani, l'unico titolare (ed è la prima volta nella Uefa Champions League) è Francesco Bolzoni, alla terza presenza ufficiale in prima squadra. E l'attacco è un tridente intrigante: Julio Ricardo Cruz, Hernan Crespo, David Suazo. In difesa, con Ivan Cordoba a destra, al centro ritorna Nelson Rivas, il colombiano che - malgrado la sconfitta - bene si era comportato a Istanbul. Il Psv sgomita ancora per la qualificazione e si fa vedere subito con Culina: destro a lato (1'). Pronta la replica nerazzurra (7'), ed è la prima palla-gol: bel duetto in velocità Suazo-Solari, il tiro in corsa dell'argentino è respinto con i piedi da Gomes.
Gli olandesi non pressano, l'Inter è compatta, difende dietro la linea della palla e (18') ci prova ancora con Suazo: conclusione alta dal limite. Sembra una partita appesa al filo della tranquillità. Julio Cesar (21') controlla un tentativo di Culina. È velenosa una punizione di Zonneveld (26'), peccato che il fallo di Rivas dalla quale "nasce" non c'era. Quando il Psv sembra poter spingere, un millimetrico rilancio lungo di Marco Materazzi (alla seconda consecutiva da titolare) innesca Suazo che viaggia velocissimo verso la porta, poi viene agganciato e steso al limite da Mendez. Fallo netto da ultimo uomo: espulsione (28') sacrosanta fischiata dal tedesco Marcus Merk alla sua ultima desigrazione Uefa (raggiunti limiti d'età).
Per gli olandesi giocare in inferiorità numerica è ancora più difficile, allora ci provano con il contropiede. Lazovic (37') fa tutto da solo, anche bene, però calcia a lato. Un minuto dopo ecco un'armonica azione d'attacco nerazzurra che lancia al cross corto da sinistra Suazo, Crespo fa cilecca in mezzo all'area (strano, ma può capitare anche a lui... ), Cruz arriva da destra e conclude in diagonale. A terra Gomes e Zonneveld (quest'ultimo forse con un braccio) respingono in qualche modo sul primo palo. Il primo tempo si chiude qui, col dubbio da rigore: 0-0.
La prima conclusione nel secondo tempo è di Afellay (49'): una telefonata per Julio Cesar. Che bella la trinagolazione Suazo-Cruz-Maxwell: dopo aver dettato l'azione, Cruz arriva in area per la conclusione, che è da applausi, seppur alta (54'). L'Inter quando cambia la marcia è spettacolo, il Psv cerca di fare la comunque la partita malgrado l'inferiorità numerica. Clamorosa (60') palla gol per i nerazzurri: Crespo recupera di testa la palla a centrocampo e serve Suazo, attira i difensori attorno a sè, quindi smista a Cruz che, tradito da un rimbalzo fasullo del pallone, da solo calcia molto, molto alto.
L'Inter non si ripete mai. Soprattutto se sbaglia. Infatti, al minuto 64, nerazzurri in vantaggio: Suazo decolla sulla fascia sinistra, salta due avversari in corsa, fa girare la testa a Salcido e la passa a Cruz, che ha seguito l'azione e arriva puntuale al tocco in porta: 0-1, decima rete stagionale per il bomber argentino, un gol a partita, una sentenza di bravura. Il Psv ha ancora il coraggio di provarci, ma la coppia Rivas-Materazzi, con l'aiuto dei terzini Cordoba e Maxwell, abbassa la saracinesca.
È il minuto 75 quando Gabriele Puccio, classe 1989, timbra la sua prima presenza ufficiale con l'Inter. Il centrocampista entra al posto di Cruz e si sistema sulla fascia sinistra di un modulo che è ora 4-4-2: è il 19esimo Primavera al quale Mancini regala l'emozione dell'esordio in prima squadra, il secondo consecutivo (dopo Bolzoni all'andata sempre contro il Psv) che parte addirittura dalla Champions League. Sfortuna nerazzurra (80'): un elegantissimo Solari (spostato a destra nel finale) addomestica uno strano pallone, incrocia un diagonale perfetto, ma il palo gli stoppa la gioia in gola. E Crespo, rapacemente appostato, non arriva per un soffio sul rimbalzo. Dopo quattro giri d'orologio una nuova occasione per Suazo, ma il tiro in corsa è smirato. Va bene lo stesso. Vince l'Inter, ancora. Ed è giusto così.
PSV: 1 Gomes; 24 Marcellis, 3 Salcido, 13 Alcides, 8 Mendez; 6 Simons, 20 Afellay (64' Aissati), 15 Culina, 5 Zonneveld; 17 Farfan (61' Perez), 9 Lazovic (83' Jonathan).
A disposizione: 21 Roorda, 14 Rajkovic, 23 Fagner, 28 Bakkal.
All.: Wouters.
INTER: 12 Julio Cesar; 2 Cordoba, 24 Rivas, 23 Materazzi, 6 Maxwell (85' Zanetti); 36 Bolzoni, 26 Chivu (67' Cambiasso), 21 Solari; 9 Cruz (75' Puccio), 18 Crespo, 29 Suazo.
A disposizione: 22 Orlandoni, 13 Maicon, 35 Esposito, 38 Federici.
All.: Mancini.
ARBITRO: Marcus Merk (Germania).
MARCATORI: 64' Cruz;
NOTE - Serata fredda, terreno in buone condizioni, ma scivoloso. Espulsi: Mendez (28' pt) per fallo da ultimo uomo. Recupero: 1' pt.; 2' st. Calci d'angolo: 3-3 per l'Inter.
(fonte inter.it)
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